LANA AL PASCOLO

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Perché li abbiamo scelti:

Cristina Ferrarini si è affacciata al mondo della lana anni fa iniziando come allevatrice di questa razza autoctona un po’ dimenticata dei Monti Lessini che è la pecora Brogna. Erano un gruppo di allevatori, è rimasta solo lei e pochi altri. Via via ha affiancato alle pecore anche alcuni Alpaca ed ha iniziato anche a tingere con colori naturali la sua lana, nonchè a farne coperte, feltro e tante altre meraviglie. Ha ottenuto di recente la chiocciolina di Slow Food per il suo impegno ed i suoi prodotti. E’ un prodotto particolare ma che ci sta regalando grandi soddisfazioni nel lavorarlo e nel prodotto finito.

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Due parole sulla ditta (tratto dal loro sito): se avete tempo è una lettura molto interessante sapere con chi si ha a che fare!

Sono Cristina, una donna che ha scelto di inseguire un sogno e realizzarlo con tanta passione e tenacia. Tutto è nato alcuni anni fa dal desiderio di allevare alpaca e pecore Brogne. La lavorazione dei filati, l’attenzione e la ricerca continua della loro qualità; l’aggiunta del colore con le tinture naturali o la creazione del feltro e delle matasse: sono tutti gesti semplici che richiedono cura e tempo, creatività e aggiungono valore, ad ogni passaggio. Il sogno si é arricchito con la nascita della Bottega Laboratorio artigianale della lana e sempre in Lessinia, a Molina di Fumane. La voglia di fare sempre meglio e di continuare a sperimentare nascono dall’ascolto delle persone che incontro; e dal voler rispondere con i miei filati e colori ai loro bisogni. “L’allevamento, un sogno che si realizza ogni giorno e poterlo vivere come donna ponendo un accento femminile, in qualcosa che tradizionalmente si pensa solo al maschile. Amo osservare i miei animali e continuare a scoprirli, conoscerli, o stare immersa nel tingere i filati tra grandi pentoloni, come in una magia continua. Incontrare e ascoltare le persone è uno stimolo continuo ed essenziale per poter aggiungere valore a quello che creo e produco. Certi gesti, lenti nascono nella storia dei nostri territori e rivivono nelle attivitá che abbiamo scelto di portare avanti, con i nostri animali e nella lavorazione della lana.” La Lessinia è dove abbiamo scelto di vivere e dove abbiamo dato avvio alla nostra piccola e “particolare” attivitá: un’azienda agricola di allevamento di alpaca e pecore. Questi splendidi animali sono il nostro punto di partenza, da dove è nato tutto, e nel tempo sono diventati parte integrante della nostra vita.

Pecora Brogna: qualche anno fa e ho scoperto per caso dell’esistenza di questa razza autoctona la cosí ho scelto di iniziare la mia avventura anche con loro. Qui questo tipo di pecore possono vivere molto bene, è il loro habitat naturale: territorio di prati, pascoli e alpeggi. In passato sono state a rischio di estinzione; oggi, grazie anche al lavoro dell’Associazione per la tutela e la promozione della pecora Brogna, vivono un momento di nuova vitalità e di fermento. La lana è poi particolarmente pregiata, le sue caratteristiche di finezza ed elasticità, la fanno essere tra le lane autoctone italiane di miglior qualità. Il filato di Brogna ha una storia antichissima. In epoca medievale, infatti, era fonte di prestigio e ricchezza, se ne ricavavano i “panni alti veronesi”, tessuti pregiati venduti in tutta Europa. Ancora oggi, a Verona, alcuni luoghi ricordano questo antico splendore.  La pecora brogna é Presidio Slow Food di Verona. Il presidio riunisce 14 allevatori che hanno sottoscritto un disciplinare di produzione rigoroso. Adottano un sistema di garanzia partecipata, che prevede il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, compresi gli stessi consumatori, nella verifica del rispetto del disciplinare. 

Alpaca: Ho visto per la prima volta questi stupendi animali sull’altipiano di Renon, ed è stato semplicemente amore a prima vista. Ho deciso di conoscere di più di loro e ho iniziato a fare ricerche che mi hanno portata a visitare diversi allevatori e ho potuto imparare direttamente da loro cosa significa allevare questi animali. Nel 2014 ho iniziato la mia avventura proprio con loro, con i miei primi alpaca. Ricordo ancora Ilary, che portandoci i primi animali, arrivata nel pascolo e guardando il panorama, esclamó con il suo accento inglese: «Ragazze, vi ho portate in Paradiso!». Gli alpaca sono animali forti, curiosi e prudenti; il loro muso ispira immediata simpatia. Sono facilmente adattabili a climi e situazioni diverse. Nella nostra azienda vivono liberi in un pascolo che si affaccia alla Valpolicella. Grazie al loro peculiare modo di pascolare, che “pulisce” e non rovina il manto erboso, siamo riusciti a recuperare il pascolo stesso dove stazionano.  Esistono due razze di alpaca: la prima, e più diffusa, si chiama Huacaya, il suo pelo è increspato e simile a quello delle pecore. La seconda, decisamente più rara, si chiama Suri, il pelo è più ondulato. Nel nostro piccolo e ricco allevamento, abbiamo entrambe le razze. La fibra degli alpaca è estremamente soffice e calda, particolarmente lucente, resistente, fine e anallergica. Per questo è considerato un filato estremamente pregiato, paragonabile al cashmere.

 

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